Lo stetoscopio e il fonendoscopio sono due strumenti essenziali per valutare lo stato di salute del paziente. Si tratta di due dispositivi molto simili all'apparenza ma che in realtà vengono utilizzati per scopi molto diversi tra loro.
In questo articolo vogliamo aiutarti a fare maggiore chiarezza, individuando le principali differenze tra stetoscopio e fonendoscopio. Sei pronto a scoprire quali sono? Allora continua con la lettura dell’articolo!
Stetoscopio e fonendoscopio a cosa servono?
Se lo stetoscopio è lo strumento utilizzato per l’auscultazione del torace, il fonendoscopio viene usato per l’auscultazione dei visceri in generale. Nella maggior parte dei casi questi due termini vengono confusi e usati come sinonimi, nonostante il loro impiego sia piuttosto differente.
Tutto dipende dalla tipologia di testina usata per l’auscultazione. Infatti, mentre lo stetoscopio è impiegato per ascoltare i suoni più acuti e più semplici da udire, il fonendoscopio è viene utilizzato per i suoni più cupi e più complessi da sentire.
Ma quali sono le origini di questo strumento?
Lo stetoscopio è stato inventato nel 1816 da René Theophile-Hyacinthe Laennec che lo progettò per migliorare la diagnosi sui pazienti e sentire con maggiore chiarezza i suoni all’interno del torace. L’idea gli venne in mente quando, durante la visita a una paziente obesa non riuscì ad ascoltare correttamente i suoni toracici.
Dopo aver realizzato una prima versione rudimentale, Laennec rimase colpito da come il battito cardiaco risultasse molto più chiaro e limpido di quanto riusciva a sentire con il suo orecchio.
Il primo stetoscopio era realizzato con un semplice tubo di legno. Le versioni via via più professionali hanno portato lo strumento alla forma che tutti noi conosciamo.
Negli anni 40 Rappaport e Sprague disegnano un nuovo fonendoscopio, costituito da due tubi indipendenti e connessi agli auricolari. La testina doppia permetteva di ascoltare i suoni ad alta frequenza da un lato (nella parte piatta) e quelli a bassa frequenza dall’altra (nella parte a campana).
Il funzionamento è piuttosto semplice. Quando la parte piatta della testina viene appoggiata sulla pelle, i suoni del corpo provocano una vibrazione nella testina che a sua volta genera una pressione nei tubi che collegano gli auricolari.
Oggi possiamo contare su dispositivi decisamente più avanzati e che permettono di separare i rumori esterni da quelli del corpo, rendendo il suono più chiaro e le diagnosi più affidabili.
Stetofonendoscopio professionale
I dispositivi più moderni permettono di unire i due strumenti in un’unica soluzione. In questo modo è possibile eseguire delle diagnosi più accurate e stabilire con certezza le condizioni di salute del paziente. Esistono anche modelli di fonendoscopio veterinario pensati per l’uso del dispositivo sugli animali. Ti basterà individuare quello più giusto per il tuo ambulatorio per garantire ai tuoi pazienti la massima professionalità.
Tra i modelli scelti con maggiore frequenza dai nostri clienti, possiamo suggerirti lo stetoscopio cardiologico Harvey di Gima, per l’auscultazione del cuore e dei suoi vascolari e polmonari.
In alternativa ti consigliamo lo stetofonendoscopio Littmann elettronico che permette di amplificare il suono fino a 24 volte rispetto ai modelli più tradizionali. Inoltre, riduce di circa l’85% i rumori esterni che possono rendere meno accurata la diagnosi.
I prezzi di questi dispositivi possono variare in base al modello scelto. Si parte da poche decine di euro fino anche a superare i 200 euro per le soluzioni più professionali.
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