L’uso degli ultrasuoni in medicina ha portato a risultati eccezionali: le onde sonore riescono a ridurre i sintomi di tante patologie articolatorie, problemi muscolari e tendinei, ma sono anche un ottimo rimedio contro la cellulite.
Infatti, l’ultrasuonoterapia è una tecnica ormai diffusa e porta a tanti risultati: vediamo subito come funziona e quali sono i suoi effetti positivi sulla salute.
Come funziona l’ultrasuonoterapia
Con ultrasuonoterapia si intende una tecnica terapeutica che sfrutta l’azione delle onde sonore sul corpo, capaci di penetrare nei tessuti apportando benefici in diverse zone, in particolare a muscoli, articolazioni, tendini e hanno anche un effetto riduttivo nei confronti della cellulite.
Le onde sono comprese tra i 750 KHz ed i 3 MHz: ad un aumento di frequenza corrisponde una diminuzione della penetrazione. Possono essere emanate in modo continuo o attraverso pulsazioni.
Queste onde sonore hanno una frequenza molto alta per essere percepita dall’udito umano ma riescono a penetrare attraverso i tessuti del corpo ed effettuano un’azione chimica e termica capace di stimolare il tono muscolare e vascolare, oltre alla circolazione.
La terapia ad ultrasuoni: come si svolge una seduta?
La terapia viene eseguita grazie ad un apparecchio che viene collegato alla parte del corpo da trattare. A questo proposito, per preparare la zona fisica viene spalmato uno strato di gel specifico. In seguito viene regolato il trasduttore di cui è dotato l’apparecchio al fine di modificare la frequenza delle onde e quindi la loro penetrazione nel corpo. Infine, si avvicina la testina alla pelle e si inizia la seduta.
Ogni seduta dura circa 10 minuti, poi, in base al problema, si possono fare dalle 6 alle 12 sedute.
Ultrasuonoterapia: indicazioni e controindicazioni
Questa terapia viene usata davanti a differenti disturbi di salute, ecco i più comuni:
- Artriti e artrosi
- Tendiniti
- Contratture
- Slogature
- Distorsioni e strappi
- Borsiti
- Cellulite
Si tratta di una tecnica molto usata, specialmente negli ultimi tempi, poiché le macchine sono sempre più avanzate e capaci di ridurre al minimo i sintomi di questi disturbi.
Tuttavia, accanto alle sue proprietà curative esistono anche dei rischi da non sottovalutare. Per esempio l’ultrasuonoterapia non può essere applicata in gravidanza e in chi ha protesi interne perchè l’azione delle onde potrebbe danneggiarle. Non può essere usata neanche da chi soffre di neoplasia.
Inoltre, non può essere applicata sull’apparato genitale femminile e maschile poichè provocherebbe danni istologici e sul cuore o in chi soffre di disturbi ad esso legati.
Prima di sottoporsi ad un esame di questo genere è fondamentale rivolgersi al proprio medico ed effettuare tutti gli accertamenti del caso, per evitare spiacevoli conseguenze sulla salute.
Ultrasuonoterapia in acqua: quali sono le controindicazioni?
L’ultrasuonoterapia è un trattamento molto utile per la cura di numerose patologie: dall’artrosi alle tendiniti, dalle infiammazioni articolari al mal di schiena. Gli ultrasuoni possono essere impiegati anche come trattamento a contatto indiretto, in acqua, aumentando così le possibilità di impiego dello strumento anche per le zone difficili da trattare.
Si tratta dunque di un mezzo fondamentale che grazie alla doppia efficacia, pulsante e riscaldante, stimola gli scambi cellulari e intracellulari. Vediamo quindi come funziona, quali sono le controindicazioni e i modelli migliori presenti sul mercato.
Come funziona e quali sono lo controindicazioni della ultrasuonoterapia
L’ultrasuonoterapia è un trattamento che utilizza le onde acustiche a frequenza elevata, usate in particolare nella fisioterapia per le loro capacità antinfiammatorie.
Il funzionamento è piuttosto semplice. Una volta che gli ultrasuoni attraversano il corpo, le vibrazioni prodotte dalla testina a contatto con la pelle muovono le particelle interne stimolando il repentino riassorbimento del liquido infiammatorio. La piacevole sensazione di calore percepita è dovuta al rilascio di energia da parte degli ultrasuoni. In questo modo la membrana cellulare diventa altamente permeabile, favorendo così l’assorbimento delle sostanze nutrienti e un’immediata eliminazione delle scorie presenti nella zona trattata.
Si tratta di un trattamento non invasivo e per nulla doloroso per il paziente, la cui applicazione varia dai 10 ai 15 minuti per ogni seduta.
Esistono due tecniche di applicazione del trattamento a ultrasuoni:
- A contatto diretto: è il metodo di somministrazione più usato. Questa tecnica prevede che, sia la zona da trattare che la testina del macchinario, vengano cosparsi di un gel per ultrasuoni che ne favorisce la trasmissione. Si procede quindi con movimenti rotatori della testina a contatto con la cute.
- A contatto indiretto: prevede l’immersione in acqua tiepida della zona da trattare. In questo caso, la testina sarà tenuta ad una distanza di circa 1 cm dalla cute. Questo metodo è utilizzato soprattutto quando si devono trattare parti del corpo irregolari come gomiti, malleoli e mani.
Nonostante i tanti benefici e le numerose applicazioni, anche questa terapia è caratterizzata da controindicazioni ben precise circa le zone del corpo da trattare e le patologie da curare.
Le controindicazioni della ultrasuonoterapia ne impediscono l’utilizzo in particolare:
- Nella zona precordiale, vicino al cuore, soprattutto in caso di miocardiopatie;
- In prossimità del midollo osseo;
- Vicino agli organi sessuali;
- Nelle articolazioni con epifisi fertili, sia nei bambini in fase di crescita che negli anziani con una forte osteoporosi, poichè va ad aggravare i fenomeni di decalcificazione ossea;
- In caso di neoplasie, flebiti, tromboflebiti e vene varicose;
- In presenza di frammenti metallici e protesi articolari;
- Nelle donne in stato di gravidanza.
Le controindicazioni sono le stesse sia per le applicazioni a contatto diretto che per quelle indirette.
Vediamo quindi come è strutturato il macchinario a ultrasuoni e quali sono i modelli presenti in commercio.
Ultrasuonoterapia in acqua: i macchinari migliori
Il macchinario che permette di eseguire l’ultrasuonoterapia in acqua, e a contatto diretto, è composto principalmente da un generatore di corrente e da una testina che trasmette le onde sulla zona da trattare. La potenza di uscita degli impulsi è compresa tra 0,1 a 3 Watt.
Esistono due tipologie di macchinari:
- Con testina mobile, per cui è necessario il contatto con la cute del paziente, che prevede un massaggio lungo la zona da trattare.
- Con la testina fissa, nel caso in cui la zona da trattare è piuttosto circoscritta, un braccio meccanico tiene ferma la testa durante tutto il trattamento.
La Chinesport ha prodotto Sonic 1, un apparecchio da tavolo dotato di manipolo multifrequenza e display. Inoltre offre la possibilità di memorizzare fino a 10 protocolli. Si tratta di un dispositivo semplice da utilizzare ma decisamente funzionale.
Esistono inoltre delle versioni più professionali per la ultrasuonoterapia, dotati di due sonde che permettono di trattare in maniera più approfondita le aree del corpo interessate dal disturbo. Il modello che ti suggeriamo è Gima UT2,si può appoggiare comodamente sul tavolo da lavoro per eseguire un trattamento ancora più efficace.