Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato molti settori professionali, tra questi un importante cambiamento è stato operato in campo medico: sono sempre di più i professionisti che si affidano ad apparecchi elettromedicali di ultima generazione per svolgere il loro lavoro.
L’elettrobisturi è uno strumento diventato ormai necessario in ogni sala operatoria e viene utilizzato per effettuare interventi chirurgici di varia natura. Si tratta di un oggetto di fondamentale importanza: ecco a cosa serve e come funziona.
Funzionamento elettrobisturi: cosa c’è da sapere
Questo strumento è costituito da tre parti:
- Generatore di corrente da dove parte il cavo elettrico
- La lama dove è posto l’elettrodo attivo
- Una altra parte dove invece è situato l’elettrodo neutro
La corrente percorre il seguente circuito: viene prodotta dal generatore, fuoriesce dall’elettrodo attivo, taglia il corpo del paziente e arriva all’elettrodo neutro per poi finire a terra.
L’elettrobisturi ha due obiettivi, che possono essere regolati attraverso una diversa impugnatura oppure con l’uso di pedali posti nell’apparecchio e manovrati dal medico.
Ecco le sue due funzioni:
- Coagulazione: l’elettrodo attivo riscalda il tessuto, impedendo ai piccoli vari di sanguinare.
- Taglio: il passaggio della corrente attraverso i tessuti permette al medico di non fare pressione con le mani sul corpo.
Come si usa l’elettrobisturi?
Questo strumento è utilizzato per eseguire diversi tipi di intervento chirurgico. A seconda delle necessità, ci si affida a elettrobisturi monopolare ed elettrobisturi bipolare, ma esistono strumenti che effettuano entrambe le funzioni.
La chirurgia monopolare è molto diffusa, si esegue posizionando l’elettrodo attivo sul tessuto, mentre l’elettrodo neutro è posizionato sulla pelle del paziente. Perciò nella chirurgia monopolare, l’elettrodo attivo è posizionato esattamente dove dovrà agire. Il movimento è quello descritto precedentemente.
La chirurgia bipolare, invece, richiede l’uso di elettrobisturi con due poli e viene eseguita con delle pinze che hanno appunto due elettrodi attivi. Il passaggio di corrente avviene tra questi due poli.
Perciò il bisturi monopolare è formato da una punta, mentre quello bipolare è formato da due punte e ha una forma di pinza, si tratta perlopiù uno strumento da presa.
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